Sanremo: Fiorella e Cocciante incantano, premio alla memoria di Pino Daniele
Ritmi più veloci nella conduzione- di Claudia Izzo-
Sanremo seconda serata: sono di scena 12 dei 24 cantanti in gara: Achille Lauro, Einar, Il volo, Arisa, Nek, Daniele Silvestri, gli Ex-Otago, Ghemon, Loredana Bertè, Paola Turci, i Negrita e infine Federica Carta e Shade.
Fiorella, la vulcanica riccia interprete che l’anno scorso all’Ariston arrivò seconda con il brano “Che sia benedetta” colpisce ancora il suo pubblico. Grandi consensi infatti si sono registrati per “Il peso del coraggio”, il brano presentato sul palco di Sanremo 2019, un messaggio di speranza e di grande umanità. Sui social in tanti hanno commentato sottolineando il dispiacere per il fatto che la grande interprete non fosse in gara. E’ il caso di dire: protagonista senza essere tra i 24 concorrenti, quando si ha qualcosa da trasmettere le parole prendono voce, quando lo stile non è acqua. Fiorella canta “Quello che le donne non dicono ” ed è la magia di sempre.
E Sanremo non è Sanremo senza il super Pippo a benedire la kermesse, così Baudo ha fatto la sua comparsa, troppo breve secondo qualche commento sui social. Infatti a volte ritornano e Pippo è ritornato dopo le parentesi canore per riportare alla memoria del suo pubblico il Festival del 1985 in cui vinsero i Ricchi e Poveri. Qui Claudio Baglioni ritirò il premio, decretato dal voto popolare per “Questo piccolo grande amore” vincitrice del concorso “Canzone d’amore del secolo”. Baglioni lo ripropone nell’ambito del suo Sanremo, pezzo obbligato.
Con l’interpretazione di Hola (I Say), Marco Mengoni e Tom Walker, altri ospiti della serata, fanno dimenticare i siparietti molto forzati sulla “Lega dell’amore” con una Michelle Hunziker che si era finta malata con Bisio al telefono per poi comparire sull’ormai famosa scalinata mobile dell’Ariston. Hunziker e Bisio complici in una parentesi di satira politica che attualizza la canzone di Elio e le Storie Tese, inneggiando alla creazione di una forza partitica che rinnovi la politica grazie all’amore”, che abbia come simbolo il cuore della mamma, “una lega dell’amore finanziata coi baci e con i sentimenti”, “Chi non la pensa come noi farà i conti con la lega. Dell’amore”
E’ la serata di Virginia Raffaele che, ripreso lo scettro dopo l’incursione della bionda Michelle, in un maestoso abito di seta rosso con drappeggio e punto vita in evidenza, cerca di cantare Habanera dalla Carmen di Bizet, ma poi ne dimentica le parole e quando recupera il foglio accartocciato, scoprendo che si tratta di una canzone di Baglioni comincia a fischiare motivi celebri.
Pio e Amedeo, i due comici di Foggia chiudono il loro intervento dicendo .: “A noi non resta che augurare il meglio a tutti quelli che prendono decisioni ma invece che tifare per una fazione dovremmo tifare perché si calmino le acque”. E recitano “Uomini persi” di Baglioni: …. “Anche questi cristi caduti senza croce sono stati marinai”….
Arriva Riccardo Cocciante che, dopo aver interpretato Notre-Dame de Paris, riportando in scena lo spettacolo messo in musica dal 2002 con protagonista Di Tonno nel ruolo di Quasimodo, dà vita ad una intensa “Margherita”.
“Non sarà un’avventura, non è un fuoco che col tempo può morire…”, mitica canzone di Battisti è stata intonata da Michele Riondino e Laura Chiatti nelle sale cinematografiche dal 14 Febbraio con il film Un’avventura .
La seconda serata si chiude con il Premio Città di Sanremo conferito alla memoria di Pino Daniele. Il premio è stato ritirato dalle figlie Sara e Cristina.
