L’Alta Scuola di Turismo Ambientale fa tappa a Camerota

Per la prima volta al Sud-

Da quando è nato, si sono affermate forme diverse di fruizione del turismo di massa, sole e mare, culturale e artistico, stagionale o di fine settimana, in patria o all’ estero e così via. Fenomeno intensificatosi negli ultimi decenni fino a rappresentare una delle forme più importanti e diffuse di interazione culturale tra popoli diversi del pianeta e un potente volano per lo sviluppo dell’economia di vari paesi.

Non si può negare d’altra parte che va emergendo un nuovo interesse dei visitatori non solo per i siti e gli aspetti tradizionali, ma per il ruolo culturale e per le risorse storico-ambientali dei territori. Non si esagera rilevando una certa stanchezza verso forme unicamente di evasione e di relax a scapito di una più accattivante interazione con la cultura e l’ambiente che circonda i luoghi deputati all’accoglienza, spesso presentati dai tour operator, inevitabilmente, con logiche ripetitive di mercato di massa.

Il Comune di Camerota, per la prima volta nel Sud Italia, coglie con lungimiranza una grande opportunità, ospitando dal 2 al 7 maggio la quinta edizione del corso di turismo ambientale che già ha avuto successo in località quali le Cinque Terre e la Sardegna negli scorsi anni.
Il corso è rivolto a quanti, giovani laureandi o laureati, operatori di settore, piccoli imprenditori e funzionari pubblici, desiderino acquisire o perfezionare competenze nel settore del management turistico ambientale.

Ma qual è la differenza tra questa forma innovativa di turismo e quella tradizionale? Per l’associazione Vivilitalia che promuove l’iniziativa, il turismo ambientale comprende tutte le forme di turismo il cui movente principale è la natura, la sua osservazione (ad esempio i campi per il bird watching), l’immersione in ambienti incontaminati, trekking, cicloturismo, equitazione, itinerari all’aria aperta, agriturismi, vacanze nei Parchi naturali.

Noi aggiungeremmo anche l’interesse per la storia, la geografia e le tradizioni locali di cui è ricco il nostro Paese fin negli angoli più remoti.
Si parla di turismo ambientale anche per quelle strutture ricettive che puntano sul rispetto della natura e del territorio.

Ancora Legambiente sostiene che varie ricerche hanno tracciato un ritratto del turista verde: predilige strutture ricettive piccole, armonizzate con l’ambiente e preferibilmente gestite da personale locale; apprezza le escursioni e ricerca informazioni per vivere senza mediazioni la natura. E non disdegna di accompagnare il soggiorno con prodotti tipici e cucina locale. Ecco perché una delle più riuscite esperienze di turismo ambientale è quella delle aree protette e dei parchi naturali italiani, che insieme ai paesaggi, alla storia dei luoghi e alle tradizioni locali offrono al turista strutture ricettive a basso impatto ambientale e stili di vita ecologici.

La formazione dei partecipanti al corso viene assicurata da docenti esperti e da testimonial rappresentanti di imprese, istituzioni e associazioni locali e nazionali che trasmettono le proprie esperienze e sollecitano il confronto con la classe. Sono programmate uscite ed escursioni in loco per conoscere in prima persona luoghi, persone, imprese locali ed elementi che caratterizzano lo straordinario territorio di Camerota e del Cilento.

I giovani alla prima esperienza formativa nel settore, possono considerare il corso come il primo importante passo verso opportunità future di lavoro presso cooperative polifunzionali, consorzi di sviluppo sostenibile, agriturismi, enti locali, regioni, enti parco, pro loco, associazioni ambientaliste.
ASTA è promossa da Vivilitalia, Comune di Camerota, Nappi Sud S.P.A., in collaborazione con Legambiente, Aitr, LegaCoop, Federparchi e Università Luiss Guido Carli di Roma.

Vincenzo Iommazzo

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