Sanremo 2016 : canzoni e nastrini.
Nel 1951 quando nacque Sanremo (non il Santo ma il Festival della Canzone Italiana) io non ero ancora nata! Però, sono cresciuta con Sanremo (sempre, non con il Santo!). Ho vissuto tutte le fasi del Festival e le ho vissute con le fasi della mia crescita. Anni in cui si vedeva il Festival per le canzoni, anni in cui si vedeva per i cantanti, anni in cui si vedeva per gli ospiti, anni in cui si vedeva per gli abiti, anni in cui … non si vedeva più perché non era trendy, era solo per i vecchi , solo per le persone che non ne capivano niente di musica vera. Ed ora lo rivedo perché … perché Sanremo è Sanremo! Che tenerezza rivedere i filmati in bianco e nero degli anni ’50 – ’60 , vedere gli artisti che si esibiscono senza muovere un muscolo, belli impalati sul palco, serissimi …, che divertimento guardare i cantanti ed i gruppi degli anni ’70 – ’80, con le loro acconciature improbabili, gli abiti assurdi indossati solo per provocare e non certo per una scelta di gusto. Gli anni ’90 – 2000 … : non saprei. Erano gli anni in cui non ho più guardato il Festival. Invece, questi ultimi anni , secondo me, sono i migliori , i più eleganti, i più coinvolgenti, in cui il Festival si è trasformato. Sanremo non è più solo una selezione di canzoni italiane, è diventato un grande show guardato, come sempre d’altronde, in tutto il mondo. L’ennesimo simbolo dell’Italia che piace “in the world “. Una splendida passerella di musica, di voci, di moda, di personaggi,… di tutto ciò che l’Italia sa creare e portare avanti. Quante altre trasmissioni riescono ad affascinare comunque per 66 anni consecutivi? Quante riescono a far parlare, nel bene e nel male, prima durante e dopo? Come diceva Jakie Kennedy: ”Non importa se parlano male di me, purché ne parlino.” E così è per Sanremo. Quest’anno è presentato per la seconda volta da Carlo Conti, che ho avuto il piacere di conoscere, dico “piacere” non come frase fatta ma perché è una persona piacevole, spontanea, preparata e , soprattutto, un vero professionista. La novità di quest’anno è che sul palco c’è un co-conduttore , Gabriel Garko, la cui cosa più notevole non l’ha fatta lui, ma la mamma: è bellissimo. Altra novità è Virginia Raffaele, che imita vari personaggi, iniziando dalla Ferilli. Ed infine c’è la bellezza rappresentata splendidamente da Madalina Ghenea. Una scossa, poi, alla serata la aspettavamo da Elton John , primo grande ospite straniero del Festival. La sua presenza ha assunto un significato molto più complesso nell’Italia divisa tra family-day ed unioni civili. Canterà soltanto o parlerà? E cosa dirà? E lui cosa ha detto? Con grande semplicità: “Sono felice di essere padre” ! Con grande leggerezza ha affrontato un tema molto pesante e Carlo Conti, con molta nonchalance, ha sorvolato, spostando l’attenzione sull’unica cosa che conta a Sanremo: la musica. La splendida musica che Elton John ci ha regalato per moltissimi anni ed anche questa sera presentando un inedito. Bravo e … sobrio come al solito! Con solo un paio di corone reali sui polsini e una giacca arricchita da qualche chilo di paillette. D’altra parte, tutto fa spettacolo, ed è anche per questo che Sanremo è Sanremo…
